Spesso la paura del dentista è legata alle tecniche di impronta tradizionali in quanto, soprattutto nei pazienti con alto riflesso del vomito, non è possibile interrompere l’operazione in caso di fastidio. Lo scanner intraorale è lo strumento d’avanguardia che permette di catturare un’immagine tridimensionale del cavo orale e della dentatura riproducendola digitalmente, sostituendo le tradizionali impronte. Vediamo con il dottor Luca Sacchetto come viene utilizzato e quali vantaggi comporta.
Cos’è lo scanner intraorale? Con lo scanner intraorale il dentista può ricreare un modello virtuale sia dei tessuti duri sia dei tessuti molli, ovvero le gengive. È uno strumento che permette di ottenere una “fotografia 3D” del cavo orale in pochi minuti senza che si debba ricorrere alla tradizionale pasta per le impronte che molti pazienti trovano scomoda e fastidiosa. In certi casi, quando il paziente presentava un riflesso del vomito estremo o soffriva di disturbi d’ansia e di paura del dentista, bisognava evitare la procedura rendendo impossibile la terapia. Inoltre, dopo aver ottenuto la scansioni, possiamo immediatamente inviare le immagini digitali a laboratori e centri specializzati per realizzare manufatti protesici o ortodontici.
Come funziona lo scanner intraorale? Lo scanner esegue migliaia di fotografie al secondo e l’operazione si svolge semplicemente passando lo scanner, simile ad una penna, all’interno della bocca in prossimità dei denti. Questa scansione ha come risultato un rendering 3D che può essere quindi esplorato nelle diverse prospettive. Questa mappa ci permette di visualizzare e analizzare la dentatura sullo schermo di un computer invece di utilizzare metodi tradizionali quali il calco realizzato partendo dall’impronta.
Quali sono i vantaggi nell’utilizzo dello scanner? In primo luogo, la procedura con scanner intraorale ha un comfort decisamente maggiore rispetto alla presa dell’impronta realizzata con i cucchiai e con i vecchi materiali. Può anche essere interrotta e ripresa, ad esempio, secondo la necessità del paziente. Inoltre il tempo di presa delle impronte è molto inferiore, e varia dai 3 ai 15 minuti. Vengono poi ridotti i tempi di attesa per la realizzazione di protesi provvisorie e fisse, in quanto le scansioni vengono inviate in tempo reale al laboratorio tramite posta elettronica. Inoltre, vi è un’elevata riduzione del margine di errore che si ha con la pasta per il calco delle impronte. Il paziente è coinvolto nel processo perché può visualizzare le impronte sul monitor, il che agevola la comunicazione e spiegazione della diagnosi clinica. Per alcune cure, è possibile in tempo reale visualizzare la simulazione del trattamento ed il risultato finale.
È adatto per pazienti che presentano allergie? Le reazioni allergiche e di ipersensibilità ai materiali da impronta che si possono verificare durante i trattamenti dentali non sono poi così rari, per cui è la soluzione ideale per pazienti allergici.
È adatto per i bambini? Lo scanner è la soluzione migliore per la presa dell’impronta nei bambini. Essi possono essere coinvolti vedendo la loro bocca che va via via formandosi sullo schermo!